Il Carro Trionfale della Festa della Bruna
Il pittore Domenico Dell’Osso da’ valore al Carro con le sue opere.
Il carro è circondato dai “cavalieri” con cavalli bardati di fiori di carta e velluti
L’auriga incita i muli verso la piazza a poche centinaia di metri, per restituire alla folla ivi radunatasi il simbolo della festa. Con lo stesso rito secolare quindi, l’anima popolare si esalta confondendo il sacro con il profano e, nello stupore generale, in un tripudio di massa, il carro frutto di un lavoro artigianale di mesi, viene assaltato e distrutto (verrà ideato e ricostruito l’anno dopo).
Fonte: FestaDellaBruna.it
Alcuni particolari del Carro Trionfale
FotoGallery
Vi racconto il “mio momento” con il pittore Domenico Dell’Osso
E’ la prima volta che conosco di persona il pittore Dell’Osso, ho da sempre seguito e apprezzato le sue opere, il suo stile inconfondibile. Lo contatto su facebook attraverso la sua pagina e gli chiedo informazioni riguardo alla mostra del Carro Trionfale della festa della Bruna, chiedo di poterlo incontrare e lui gentilmente si rende disponibile; a questo punto prendo l’auto e vado a Matera per essere tra le prime e non trovare folla.
Arrivo al parcheggio, mi fermo un attimo, vedo un uomo di spalle, lo chiamo: Mi scusi! il “tizio” si gira, ci guardiamo… sorridiamo; Ma sei tu? Ciaooo!
Naturalmente avevo l’entusiamo a mille!
Parcheggio, prendo la mia reflex, chiudo l’auto e vado verso di lui, ci stringiamo la mano e mi presento.
Beh! che fai qui mi dice, e io: che faccio qui? sono venuta a vedere le tue opere, il carro trionfale!
Lui: e come, sei venuta qui di proposito?
A questo punto resto un po’ così, meravigliata, perchè nonostante la sua notorietà resta una persona umile e semplice.
Entriamo nel locale dove è in mostra il carro, ho iniziato a fare i primi scatti, ad osservare i particolari e restare senza fiato davanti alle opere di Dell’Osso; le stesse rappresentavano alcune scene del Vangelo della Passio Christi di Ginosa.
Finito il mio lavoro fotografico mi avvicino a lui, mi chiede se il carro e le sue opere mi sono piaciute, iniziamo a colloquiare; da qui l’inizio di un filo conduttore di un’energia bellissima e appagante.
Mi racconta di lui, di quanto una persona può essere sensibile e vulnerabile, e di quanto può essere allo stesso tempo forte per saper affrontare paure e difficoltà. Abbiamo affrontato questo argomento, la paura, di quanto è importante nella vita di tutti e quanto può essere utile per crescere e soprattutto migliorare.
Dobbiamo essere sensibili, forti e coraggiosi, e soprattutto sicuri di noi stessi e fregarsene del giudizio degli altri.
Essere veri, essere Noi e non qualcun altro.
Ad un certo punto Domenico mi dice:
“Purtroppo e spesso non si viene apprezzati, ma questo non vuol dire che bisogna fermarsi, traccia la tua strada e segui la tua passione. Ricordo che alle scuole superiori hai partecipato ad una mostra artistica dove hai presentato uno spazio dove c’erano due colonne di lattine e nel mezzo avevi creato nuvole di ovatta.”
In quel momento sono andata in confusione, pensavo: Ma come caspita fa a ricordare una mia mostra! come è possibile?! sono trascorsi 20 anni!
Sono scoppiata a ridere! ci siamo abbracciati e sono scoppiata a piangere…
Lo ascoltavo con le orecchie, gli occhi, la mente, il cuore. E’ riuscito a toccare le corde dell’anima.
Riuscivo a sentire le sue emozioni, e percezioni come se fossero le mie.
E’ stato davvero incredibile!
Grazie Domenico, per i preziosi consigli. Credo alle coincidenze, credo fermamente a quella forza di attrazione che mi ha portata da te.
Ti Voglio Bene Domenico!
Isabella B.
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