Risale a tempi lontani e ne spiega il nome. Il colle calcareo a circa 400 metri di quota fu scelto già dagli antichi Messapi per un insediamento, che i romani ribattezzarono Sturni(n)um e fu poi distrutto dai Goti. A ricostruire il paese pensarono i monaci basiliani nel medioevo: furono loro che diedero all’abitato il nome di Cis-turninum, ovvero al di qua di Sturninum.
L’atmosfera che si vive è decisamente magica, rilassante. È proprio il caso di dire che Cisternino ha un fascino tutto suo; ritrovarsi e poi perdersi nuovamente tra le case bianche, i quartieri (Bère Vècchie, Scheledd, u Pantène).
Percorre tra le case bianche strettissime come se fossero ammucchiate. Tutte le viuzze portano a piazza Vittorio Emanuele, luogo di ritrovo per un aperitivo ed un caffè.
Cisternino fa parte dei borghi più belli d’Italia, a popolare il centro storico non possono mancare negozi di prodotti artigianali e locali enogastronomici; nel passeggiare si ritrovano all’ingresso di ogni quartiere, Cisternino è soprattutto nota per le macellerie del centro storico, connesse con le osterie: all’aperto, su tavoli di legno e con una bottiglia di vino, si consuma la carne comprata al banco e cucinata sul momento. I primi piatti tipici della Puglia con orecchiette con cime di rape, e poi formaggi, salumi locali, olio extra vergine di oliva.
Vi invito a visitare Cisternino, uno dei Borghi più belli d’Italia!
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