Feste in onore di S. Giuseppe e Santa Maria Dattoli. Vivaci feste popolari, all’insegna della tradizione del culto religioso, dove si ripopola il paese di gente e dove rivivono le vecchie usanze. il centro storico e le strade della città profumano di vera autenticità. E così mentre lo storico carro trionfale porta con sé la sua bella Madonnina, tanta gente, tanti fedeli l’aspettano lungo i viali principali, a far da cornice le bellissime luminarie, quest’anno con una forma particolare, un cuore, segno di amore, di pace e fratellanza. Il comitato feste è riuscito a realizzare una festa partecipata da tutta la comunità.
È una festa per invocare l’intercessione della Santa Vergine Maria,
per la fecondità dei campi e per l’abbondanza del raccolto ormai prossimo.
La festa di aprile fu verbalizzata e deliberata il 29 ottobre 1985
In ogni anno a proprie spese e nel mese di aprile solenizzerà la solita festa.
Si tratta di un chiaro riferimento alla festa di aprile in onore della Madonna. Sulla base della Monografia compilata nel 1856 dal Glionna e sulla base della Cronaca del Cisternino e poi ripresa fedelmente dal Miani e dal Tuseo, che annualmente la chiesa della Madonna Dattoli veniva visitata con devozione dal popolo e dal clero nel giorno successivo alla Pasqua.
Probabilmente tale ricorrenza nasceva da un retroterra originariamente legato ad un momento rituale per implorare un buon raccolto, ed invocare l’intercessione della Santa Vergine per la fecondità dei campi e per l’abbondanza del raccolto ormai prossimo, e forse per incontrarsi e prolungare la festa di Pasqua.
Gli usi di centri demici viciniori ci lasciano comprendere che doveva trattarsi di un fatto alquanto comune per le comunità religiose dei nostri luoghi: particolarissima affinità lega l’usanza ginosina alla tradizione di Laterza che celebra, al martedì dopo Pasqua, la memoria della Madonna delle Grazie con una festa popolare che protraendosi fino al tramonto, si consuma nelle adiacenze della cappella rurale omonima e raggiunge il suo apice con la processione vespertina;
Nel testo in analisi, l’aggettivo lascia intendere, però, che la festa, non più legata al giorno del lunedì dell’Angelo, ma al mese di aprile, era una consuetudine consumata a quel tempo, sia in se stessa sia che per la data della sua celebrazione, non più coincidente necessariamente con la Pasqua. Tale spostamento di data ed addebitarsi all’uso di aver accostato la festa della Madonna Dattoli con quella di San Giuseppe; ricorrenza quest’ultima al 19 marzo e quindi in pieno periodo penitenziale della Quaresima, viene ormai tradizionalmente spostata all’ultima domenica di aprile, preceduta, nel giorno del sabato, dalla festa della Madonna Dattoli, un periodo in cui l’aspetto esteriore della festa non contrasti con il carattere penitenziale del tempo pre-pasquale.
Meno traumi ha subito, invece, relativamente alla data, la festa parimenti citata dal Glionna e collocata agli inizi del mese di novembre, che tuttavia ha perso ogni riferimento mariano nel corso del secolo XIX per condensarsi attorno celebrazione del santo Abate di Noblanc, Leonardo, la cui memoria ricorre il 6 di quello stesso mese.
Fonte: Libro “La chiesa di Santa Maria Dattoli” di Giambattista Sassi
© Ph. | Isabella Bello
Puglia
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